Si è tenuto lunedì 3 giugno a Parma il convegno “Anziani a casa loro” promosso da SPI-CGIL di Parma.
Dopo il saluto del segretario generale della CGIL di Parma, Massimo Bussandri, i lavori sono stati aperti da Paolo Bertoletti, segretario generale SPI CGIL di Parma, che ha sottolineato l’importanza di sviluppare una attenta riflessione per individuare i punti chiave di un percorso di trasformazione del sistema di welfare in grado di rispondere alle nuove esigenze della società dell’invecchiamento senza lasciare sole le famiglie. Roberto Ventura, del dipartimento Welfare SPI e CGIL Parma, ha poi evidenziato l’elevata incidenza del fenomeno del cosiddetto badantato a livello nazionale e nello specifico della realtà di Parma. Nel merito ha evidenziato le esperienze in essere sul territorio per qualificare l’offerta di lavoro di cura.
Ebe Quintavalla, esperta di progettazione sociale, ha poi sviluppato un’ampia ed articolata comunicazione sulla cura e l’assistenza familiare come elementi chiave di una nuova domiciliarità.
Loredana Ligabue, direttore della Cooperativa Anziani e non solo ha focalizzato le grandi trasformazioni avvenute all’interno del badantato, l’importanza di sviluppare politiche ed interventi tesi a valorizzare il lavoro di assistenza familiare come lavoro regolare e formato rispetto alla delicata e complessa attività di cura alla persona . Ligabue ha poi evidenziato i risultati di attività di ricerca-azione effettuati nella Provincia di Reggio Emilia (progetti Diade ed Insieme nella cura) e le peculiarità dei sistemi di formazione e validazione delle competenze delle assistenti familiari denominati rispettivamente Aspasia e Talenti di cura .
Simonetta Puglioli, del Servizio di integrazione socio-sanitaria della Regione Emilia Romagna ha illustrato il percorso a sostegno dell’assistenza familiare effettuato dalla Regione Emilia Romagna.
Dopo gli interventi dell’Assessore provinciale alle politiche sociali Marcella Saccani e dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Parma Laura Rossi mirati alle politiche realizzate e sostenibili sul territorio per qualificare la domiciliarita’ e l’assistenza familiare, i lavori sono stati conclusi da Ivan Pedretti, segretario dello SPI CGIL nazionale che ha rimarcato l’importanza di un welfare universalistico e di politiche in grado di declinare servizi in grado di accompagnare ed assistere i soggetti più fragili