Sono sempre più i nuclei familiari che ricorrono all’aiuto di colf e badanti (circa due milioni e mezzo di famiglie italiane per una percentuale del 27 per cento in più rispetto al 2003); un incremento che Repubblica affilia ad una sorta di welfare fai da te e che porta con sè una quota piuttosto alta di assunzioni in nero (quasi il 40 per cento).
Un dato importante alimentato dall’arrivo di lavoratori immigrati e disponibilità di manodopera a basso costo – secondo Raffaella Maioni, responsabile nazionale Acli Colf – visto che le straniere guadagnano anche il 20 per cento in meno rispetto alle italiane. Anche se, per effetto della crisi, il mercato del lavoro segna un costante incremento anche delle collaboratrici italiane.
Si registra, purtroppo, sotto il profilo contrattuale, una forte tendenza all’irregolarità, secondo il Censis 39,8 di coloro che prestano servizio presso le famiglie, sono in nero con picchi impressionanti del 72,7 per cento al Sud Italia.
R.S. – Redazione Anziani e non solo