Milano
21/03/2007 - Un pronto soccorso rosa per le donne vittime di violenze, dove assistenti sociali, psicologi e chirurghi formano il team di intervento.
Un 'pronto soccorso rosa' per le donne vittime di violenze, dove assistenti sociali, psicologi e chirurghi formano il team di intervento. E' il progetto messo a punto dall'ospedale San Carlo Borromeo a Milano. Un ambulatorio speciale che verra' allestito nell'Unita' operativa di Ginecologia e Ostetricia e si avvarra' della collaborazione del personale delle Unita' operative di psicologia ospedaliera e chirurgia III. Le donne vi accederanno dopo il primo contatto con il pronto soccorso. Il progetto, appoggiato dal direttore generale dell'azienda ospedaliera, Luigi Gianola, nasce dall'osservazione in presa diretta del fenomeno.
In cinque mesi l'ospedale ha trattato 165 casi di donne maltrattate o presunte tali. Eta' media: 36 anni. Ma la 'violenza domestica', fenomeno trasversale a tutte le eta' e classi sociali, colpisce italiane (87 casi), ma anche sudamericane (32), ragazze dell'Est (17 casi), africane (14), asiatiche (5). Maltrattamenti fisici, violenza sessuale o psicologica, compiuta sulla donna da un carnefice che il piu' delle volte e' il partner. Da qui l'idea di un'assistenza specifica. Sono stati i numeri a suggerire la necessita' di avviare nei confronti delle donne interventi informativi e specialistici di tipo ambulatoriale. Un progetto che prevede anche il coinvolgimento di competenze e professionalita' diverse (medici, psicologi, assistenti sociali, etc.) e il collegamento con strutture esterne presenti sul territorio.
L'ambulatorio funzionera' nelle mattine di martedi', mercoledi' e venerdi' dalle 8.30 alle 12.30 e nei pomeriggi di lunedi' e giovedi' dalle 13.30 alle 15.30 nel Centro di ascolto per le donne straniere.
Articolo tratto da Vita.it