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Previdenza complementare e TFR

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Previdenza complementare

Ecco l'impegno contenuto nel nuovo contratto:

Art. 48 - Previdenza complementare

1. Le Parti concordano di istituire una forma di previdenza complementare per i lavoratori del settore, con modalità  da concordare entro tre mesi dalla stipula del presente contratto.
2. Per la pratica realizzazione di quanto previsto al precedente comma le Parti convengono che il contributo a carico del datore di lavoro sia pari allo 1 per cento della retribuzione utile per il calcolo del trattamento di fine rapporto e il contributo a carico del lavoratore sia pari allo 0,55 per cento della retribuzione utile per il calcolo del trattamento di fine rapporto.

TFR

Come le aziende dovranno informare i propri dipendenti sulle scelte possibili sul Trattamento di fine rapporto (TFR) così le famiglie dovranno spiegare alle proprie collaboratrici domestiche cosa prevedono le nuove regole sul trattamento di fine rapporto a partire dal 2007.
In pratica entro il 30 giugno 2007 i datori di lavoro domestico dovranno chiedere al proprio collaboratore di esprimersi sulla propria liquidazione. In pratica entro il 30 giugno 2007 i datori di lavoro domestico dovranno chiedere al proprio collaboratore di esprimersi sulla propria liquidazione.
Un obbligo da cui però, fa sapere l'Inps sul suo sito internet, sono esonerati i datori di lavoro domestico "per la particolare natura del rapporto di lavoro".

Il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha annunciato il 4 gennaio un'altra importante novità  che riguarderà  proprio colf, badanti e babysitter. In pratica, il decreto per l'applicazione della normativa sui fondi pensione dovrebbe prevedere l'esonero dei lavoratori domestici dalla regola sul silenzio-assenso. Questo per evitare i rischi legati alla disinformazione. Sia da parte delle lavoratrici, che spesso si ritroverebbero senza aiuto nel prendere una decisione consapevole. Sia da parte delle famiglie che da parte loro si ritroverebbero con l'obbligo di versare il Tfr annualmente al fondo residuale presso l'Inps. In pratica, se la colf non si esprimerà  entro il 30 giugno, il Tfr continuerà  ad essere gestito come oggi. Un'ipotesi che trova il consenso delle associazioni dei datori di lavoro domestico.



Previdenza complementare

TFR


 


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