Come assumere un'assistente familiare o badante
Assumere una italiana o cittadina dell'Unione Europea
Il datore di lavoro può assumere direttamente l'assitente familiare, dopo aver concordato gli elementi del rapporto di lavoro ai sensi della legge e secondo i termini del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore.
Le procedure per l'assunzione di lavoratori domestici, sia italiani che stranieri regolarmente presenti in Italia, risultano decisamente più semplici rispetto agli adempimenti richiesti per altri inquadramenti.
Assunzione di persona appartenente a Paesi di recente ingresso nell'Unione Europea
In questo caso la procedura d'ingresso e lavoro subordinato in Italia risulta semplificata rispetto agli altri stranieri. Le norme transitorie riguardanti l'allargamento dell'Unione Europea, impongono per questi nuovi Paesi, che si continui per alcuni anni ad applicare le misure nazionali per la disciplina dell'accesso al proprio mercato del lavoro da parte dei cittadini appartenenti ai Paesi neocomunitari e fissa annualmente il numero massimo di possibili
autorizzazioni al lavoro per i cittadini provenienti dai nuovi Stati comunitari.
Per questi lavoratori non si richiede più il rilascio del visto d'ingresso all'ambasciata italiana del proprio Paese, ma si prevede il rilascio di autorizzazione al lavoro (da parte della Direzione Provinciale del Lavoro) e della carta di soggiorno per lavoro subordinato da parte della Questura.
Chi intende assumere un cittadino neocomunitario con contratto di lavoro subordinato, è tenuto a spedire per
raccomandata alla Direzione Provinciale del Lavoro la preventiva richiesta di autorizzazione al lavoro.
Assunzione di persona straniera non appartenente ai Paesi dell'Unione Europea
Se la persona vive in Italia
In questo caso, in presenza di regolare permesso di soggiorno, il datore di lavoro può assumerla direttamente, seguendo la procedura impiegata per i collaboratori domestici con cittadinanza italiana. In tali casi la persona straniera deve essere in possesso di un permesso che abiliti al lavoro (ad esempio: lavoro subordinato, lavoro autonomo, motivi familiari) e se scaduto deve dimostrare che ha già chiesto il rinnovo e attende di potersi recare in Questura per rinnovare il permesso stesso.
Se la persona si trova all'estero
In questo caso si avvia la procedura di chiamata nominativa sulla base del "decreto flussi" annuale, nel quale è indicato il numero massimo di lavoratori stranieri che l'Italia può accogliere ogni anno.
Con il decreto, gli stranieri hanno un visto di ingresso per lavoro rilasciato a seguito della presentazione e accettazione della domanda di assunzione della persona straniera che si trova all'estero da parte di un datore di lavoro che si trova in Italia.
Italiana o europea
Neocomunitari
Stranieri extra UE
Approfondimenti
Decreto flussi 2006
Lavoratori extracomunitari.
Decreto flussi 2006
Lavoratori neocomunitari.