Istat
12/06/2008 - Stranieri residenti in Italia sono 3,5 milioni (il 5,8% del totale dei residenti), secondo le stime riferite al primo gennaio 2008.
E' quanto si legge nel ''Rapporto Annuale sulla situazione del paese 2008'' dell'Istat. Nel 2007 si e' assistito a un loro consistente incremento, grazie a un saldo migratorio con l'estero stimato in oltre 454mila unita', il valore piu' alto finora registrato nel nostro Paese. I cittadini rumeni sono aumentati di quasi 300 mila unita' nel 2007. Si stima che al Primo gennaio 2008 i residenti provenienti dai paesi dell'Est europeo, neocomunitari o meno, contino per circa la meta' di tutti gli stranieri residenti. Poco meno della meta' degli stranieri residenti e' assorbita da cinque differenti cittadinanze: Romania (circa 640 mila), Albania (oltre 400 mila), Marocco (circa 370 mila), Cina (circa 160 mila) e Ucraina (135 mila).
L'incidenza della popolazione straniera in Italia, si legge nel Rapporto, si sta allineando ai valori registrati in paesi di piu' consolidata tradizione immigratoria. Tra i paesi di piu' recente immigrazione, solo il saldo migratorio della Spagna (stimato in circa 685 mila unita') e' superiore a quello dell'Italia nel 2007. I dati sui permessi di soggiorno confermano che, dopo l'impennata dell'aumento di presenze regolari per lavoro verificatasi a seguito dei provvedimenti di regolarizzazione del 2002, nel periodo 2004-2007 l'incremento della presenza straniera regolare e' dovuto prevalentemente ai flussi di ingresso per ricongiungimento familiare (+164 mila per le donne e +54 mila per gli uomini).
Al primo gennaio 2007 si e' raggiunto l'equilibrio tra i sessi per il complesso dei cittadini stranieri residenti, anche se permangono sostanziali differenze tra le comunita'.
I cittadini provenienti da Ucraina, Moldova, Ecuador e Peru' sono a netta prevalenza femminile, mentre tra i residenti africani e asiatici il rapporto e' rispettivamente di 160 e 120 uomini per 100 donne.
Fonte: www.asca.it