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Buoni badante

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10/12/2007 - Provincia di Piacenza: progetto sperimentale agevola le famiglie che necessitano dell'ausilio di assistenza domiciliare.

Il progetto finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Emilia Romagna č stato illustrato nell'incontro "Il sistema degli attori territoriali per la crescita dell'imprenditorialitą  straniera".

I dati del fenomeno registrano un trend di crescita che negli ultimi tre anni «ha visto un aumento del 50% del numero di imprese create e gestite da stranieri, uno sviluppo notevole che include anche una presenza femminile - ha spiegato Giuseppe Magistrali, responsabile Ufficio di Piano Settore Servizi Sociali e Abitativi del Comune - pari al 16% delle imprese gestite da stranieri».

Il numero delle imprese create da immigrati ammonta, dai dati illustrati da Magistrali, a 150mila. I paesi che hanno dato i natali al maggior numero di stranieri imprenditori sono Albania, Macedonia, Bosnia, Cina e Marocco. Ma gli stranieri che sono riusciti a costruire una struttura aziendale sono, commenta Gorra, «il secondo passo della piena integrazione.

Per permettere agli immigrati di entrare regolarmente nell'ambito lavorativo, enti istituzionali ed imprese hanno creato una rete collaborativa che ha permesso la realizzazione dell'Agenzia territoriale per i servizi di assistenza domiciliare».

Il progetto sperimentale, che rientra nell'iniziativa comunitaria Equal Sin.Te.Si, e che č iniziato a settembre si concluderą  il 30 giugno del 2008, agevola le famiglie che necessitano dell'ausilio di assistenza domiciliare, le cosiddette badanti.
Alle famiglie vengono erogati buoni di servizio, ossia contributi economici per alleggerire l'onere assistenziale che variano dai 5 agli 8 euro. Esistono alcuni requisiti per usufruire dei buoni, come un ISEE famigliare non superiore ai 25.000 euro, la cittadinanza italiana e la residenza in uno dei comuni della provincia piacentina.

Articolo tratto da PC Lavoro




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