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L'Italia e gli immigrati

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25/07/2007 - La ricerca: un immigrato su due non è interessato a diventare italiano. Solo il 55% pensa alla cittadinanza dopo 10 anni.

«Sono quattro i macro-gruppi che convivono in Italia: est-europeo, latino-americano, asiatico e nord-africano» spiega il professor Mario Abis, docente di Ricerche psicosociali e Analisi dell'opinione pubblica allo Iulm. «E la domanda di integrazione "” aggiunge "” si differenzia in relazione a queste grandi aree e ad altri fattori, uno di questi è la religione». Abis è amministratore delegato di Makno consulting, la società  alla quale il ministero dell'Interno ha commissionato la ricerca "L'Italia e gli immigrati".

Il Viminale voleva un'indagine che andasse un po' al di là  dei numeri. Amato ha posto una sola condizione: doveva esserci un'analisi del livello di conoscenza delle norme che regolano l'acquisizione della cittadinanza italiana, e dell'interesse per il disegno di legge del 4 agosto 2006, che prevede un abbassamento da 10 a 5 del numero di anni necessari per poterla richiedere. Così, da un lato si è scoperto che l'idea interessa all'incirca solo la metà  degli stranieri. Dall'altro, sul tavolo del ministro è arrivata la più completa indagine condotta in tempi recenti, e forse in assoluto, sugli immigrati nel nostro Paese.

Articolo tratto da Corriere della Sera










Una ricerca sociale sull'immigrazione
Indagine estensiva sugli italiani. 4° rapporto Makno - Ministero dell'Interno.

Una ricerca sociale sull'immigrazione
Approfondimenti della reportistica: rapporto finale sugli immigrati. Rapporto Makno - Ministero dell'Interno.

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