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Calabria
11/05/2007 - Continua ad aumentare la presenza degli immigrati. Tuttavia la regione si conferma terra di transito per gli stranieri.
La Calabria conferma sempre piu' terra di transito e porta d'ingresso per l'Italia e l'Europa, anche per l'esistenza sul territorio regionale, del Centro di prima accoglienza, del Centro di identificazione e del Centro di permanenza temporanea e assistenza, nel comune di Isola Capo Rizzuto. A scattare la fotografia dell'immigrazione in Calabria e' il Dossier Caritas/Migrantes, che, sulla base dei dati forniti dal ministero dell'Interno, stima un numero di soggiornanti nella regione, nel 2005, pari a 42.599, di cui 5.990 minori, con un aumento rispetto all'anno precedente di 2.711 unita'. In cinque anni, la Calabria ha visto triplicare la presenza di stranieri sul suo territorio, anche per effetto, nell'ultimo periodo, dei ricongiungimenti familiari.
Al primo posto per numero di stranieri, tra le province calabresi, figura Reggio Calabria con 14.838 presenze, seguita da Cosenza (9.581), Catanzaro (7.664), Crotone (7.210) e Vibo Valentia (3.306). Se il Marocco e' il paese straniero piu' rappresentato a Catanzaro e Reggio Calabria, gli ucraini prevalgono a Crotone, Vibo Valentia e Cosenza. A Catanzaro, in particolare, sono 238 i permessi per lavoro subordinato e 847 quelli per lavoro autonomo rilasciati a migranti originari del Marocco e, dopo il Marocco, le nazioni maggiormente rappresentate nella provincia sono Ucraina, Polonia, Romania e Senegal.
Dall'Est Europa arrivano principalmente badanti e lavoratori dipendenti, mentre dall'Africa anche autonomi, soprattutto ambulanti. Nel complesso, gli europei sono la maggioranza, con 13.794 permessi, di cui 9.750 rilasciati a donne (tra gli europei, infatti, ben il 70% e' costituito da donne). Seguono l'Africa con 8.509, l'Asia con 4.257, l'America con 1.168 e l'Oceania con 52 permessi.
Redazione Aspasia