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Colf e badanti

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07/08/2006 - Regole contrattuali. Un articolo spiega quanti giorni di ferie spettano e come si calcola la busta paga durante l'assenza.

In quanto lavoratori dipendenti, ecco come, in base al contratto collettivo nazionale di lavoro, calcolare ferie e salario.

Le ferie

Le ferie vanno retribuite come se la colf lavorasse, il compenso rimane dunque quello corrisposto normalmente. Per legge è il datore di lavoro a decidere delle ferie, però si deve tenere conto anche delle esigenze e degli interessi della colf e della badante, di modo che si possa trovare un comune accordo. Se la colf riceve vitto e alloggio anche durante le ferie ha diritto alle due prestazioni in natura, sotto forma di indennità  sostitutiva giornaliera che quest'anno è valutata in via convenzionale in 4,467 euro al giorno. Perciò durante il mese di ferie allo stipendio ordinario si deve aggiungere il supplemento di 116,14 euro.

Le collaboratrici domestiche hanno diritto a 26 giorni di ferie. I giorni sono lavorativi e non di calendario, per cui, tenendo conto delle domeniche e delle eventuali festività  infrasettimanali (esempio: ferragosto), si raggiunge un'assenza di 31 giorni: ad esempio, l'intero mese di agosto. Se la colf è stata assunta prima di maturare l'anno di servizio il numero delle ferie cala: l'interessata ha diritto a 1/12esimo di 26 giorni per ogni mese di lavoro e di paga. Ogni mese corrisponde a 2,16 giorni di ferie. Il contratto collettivo consente il frazionamento in due (e non di più) periodi nell'anno. Per cui è possibile che i lavoratori facciano, ad esempio, 15 giorni di assenza nel tradizionale periodo giugno/settembre e gli altri 15 a Natale o in altro periodo inverno/primavera, secondo le reciproche convenienze.

Mancato godimento delle ferie

Se durante il mese di ferie la colf continua ugualmente a lavorare per la famiglia che, non potendo chiudere casa per andare in vacanza, continua ad avere bisogno dell'aiuto domestico, scatta l'obbligo di pagare due stipendi: uno per il lavoro svolto, il secondo a titolo di indennità  sostitutiva delle ferie non godute. Unico vantaggio: i contributi Inps continuano a essere chiesti sul solo stipendio e quindi non raddoppiano.

Cittadine e extracomunitarie

In questo casi si possono avere le ferie ogni due anni, in modo da totalizzare più giorni per poter rientrare in patria. La richiesta deve provenire dalle interessate e va comunque concordata con il datore di lavoro.

Redazione Aspasia

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